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Il melanoma, il più aggressivo dei tumori cutanei, ha avuto negli ultimi anni un importante aumento di incidenza nella popolazione.

Questa neoplasia, rapidamente mortale se non diagnosticata precocemente, può insorgere o su un neo preesistente, oppure, svilupparsi su cute sana, laddove cioè prima non era presente alcuna lesione nevica. La tempestiva asportazione chirurgica di un melanoma in fase iniziale garantisce la guarigione completa mentre, purtroppo, melanomi già metastatici rispondono molto poco alle chemioterapie e alle radioterapie e hanno dunque una prognosi infausta.

Anche in questo caso quindi, come per altri tumori, la prevenzione e la diagnosi precoce rappresentano l’arma più efficace in nostro possesso e questo obiettivo può essere raggiunto attraverso periodici controlli dei nevi in dermatoscopia e/o avvalendosi anche dell’aiuto

dell’ epiluminescenza con videoregistrazione.

L’epiluminescenza con videoregistrazione è un esame non invasivo e indolore che permette di individuare eventuali atipie morfologiche che rendono un nevo sospetto per melanoma e che inducono il dermatologo all’asportazione chirurgica preventiva.

Un altro vantaggio che si ottiene con questa metodica è l’archiviazione in un database di immagini fotografiche di nei potenzialmente a rischio. In questo modo, attraverso controlli periodici e programmati, è possibile confrontare nel tempo le diverse immagini dello stesso neo per individuarne eventuali cambiamenti, anche minimi, che con la sola visita in dermatoscopia sarebbe difficile percepire.

Essendo un esame assolutamente non invasivo, non esistono controindicazioni alla sua esecuzione, per cui può essere effettuato, anzi è altamente consigliabile farlo, anche in donne in gravidanza. Durante la gestazione, infatti, la spinta ormonale può indurre a modifiche dei nei e/o alla comparsa di nuove lesioni, per cui è una fase di vita più “a rischio” di tumore cutaneo.

Come prepararsi all’esame di epiluminescenza con videoregistrazione:

-Evitare di presentarsi all’appuntamento “abbronzati” perché questo può rendere più difficoltosa la corretta analisi dei nei

-Oltre al trucco, rimuovere anche lo smalto per permettere lo studio di eventuali lesioni subungueali

-Riferire al medico la presenza di eventuali nei a livello del cuoio capelluto e/o dell’area genitale

-Informarsi se in famiglia ci sono stati casi di tumori cutanei

-Presentare, qualora se ne abbia possesso, l’esito di epiluminescenze precedenti o referti istologici di lesioni cutanee precedentemente asportate